¿Come fargli?

Come fare gli Esercizi Spirituali attraverso internet?

Gli Esercizi tipici sono stati pensati per un periodo di 30 giorni, ma lo stesso Sant’Ignazio offrì diversi adattamenti, motivo per cui di solito vengono proposte versioni ridotte fino a soli 3 giorni di ritiro.

La cosa ottima è fare gli Esercizi Spirituali in ritiro e in silenzio, anche se siamo convinti che facciamo bene ad adattarli al mondo moderno e renderli disponibili anche per internet, per chi altrimenti non può accedere agli stessi in un altro modo.

Ma come fare virtualmente questi sacri esercizi? La prima cosa è ricordare che farli in modo virtuale non significa “irreale” ma semplicemente che abbiamo uno schermo nel mezzo. Il materiale che utilizziamo per le conferenze e le meditazioni sono costituiti da video pre-registrati (youtube), oppure audio e testi.

La prima cosa che dobbiamo fare è scegliere una modalità in base al tempo che abbiamo a disposizione:

“In ritiro”, che significa avere dei giorni interi dedicate esclusivamente a Dio, lontano da ogni distrazione esterna (3, 5, 8 giorni…)

Nella vita quotidiana”, che significa dedicare almeno 1 ora dentro della nostra giornata per offrirla a Dio, mentre continuiamo con le nostre occupazioni quotidiane.

Di seguito vi diamo le indicazioni per poter fare al meglio questi Esercizi:

Mi ritiro all’ora del giorno che più mi convenga (esercizi nella vita quotidiana) o all’ora che mi corrisponde (esercizi in ritito) e 📲💻 guardo (ascolto) il video (audio) che corrisponde. Se si tratta di una “conferenza spirituale”, l’esercizio termina dopo aver visto (ascoltato) il video (audio). Se si tratta di “Punti di meditazione”, dopo aver visto il video faccio almeno 30 minuti di meditazione personale, seguendo questi passi:

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Passi da seguire

🙏 Mi metto in presenza del Signore con la preghiera preparatoria EE[46] “ chiedere a Dio nostro Signore la grazia che tutte le mie intenzioni, le mie attività esterne e le mie operazioni interiori tendano unicamente al servizio e alla lode della sua divina Maestà”

📜 preludio/preambolo: Sant’Ignazio propone una scena/racconto di ciò che si medita o si contempla, e “la composizione vedendo il luogo” e talvolta “applicazione dei sensi”: immaginare un luogo fisico e osservare, ascoltare, odorare con i nostri sensi.

📌petizione: chiedere a Dio ciò che voglio e desidero ottenere attraverso questa meditazione o contemplazione.

Meditare sull’argomento da trattare, a volte suddiviso in punti, esercitando i tre poteri: la memoria, l’intelligenza e la volontà. Se si tratta di una contemplazione, bisognerà usare di più l’immaginazione ed essere “lì”, nel mistero che si contempla “facendomi io poverello e indegno”.

(EE [54]) È il momento più importante, la preghiera affettiva con la Beata Vergine e/o con Nostro Signore Gesù Cristo e/o con il Padre celeste, parlando come un amico parla con un altro, con la fiducia con cui un figlio parla col padre, come servo al suo padrone, ora chiedendo qualche grazia, ora incolpandosi di aver fatto qualche male, ora comunicando le proprie cose e chiedendo consiglio su di esse. Tutta la meditazione o contemplazione è ordinata a questo momento.

(EE [77]) Come mi è andata nella contemplazione o meditazione? Se male, cercherò la causa da cui deriva e, una volta individuata, mi pentirò per emendarmi in avvenire; se bene, renderò grazie a Dio nostro Signore; e un’altra volta farò allo stesso modo.